Accedi o Registrati per conoscere le preparazioni allestibili dalla farmacia

Progesterone ad uso Veterinario

PROGESTERONE ad uso Veternario


Classe terapeutica:

ormone steroideo

Può essere prescritto dai veterinari per:

  • controllo del ciclo riproduttivo
  • mantenimento della gravidanza
  • modificazione del comportamento

Specie:

cavalli, bovini, ovini e caprini

FDA:

il progesterone in olio è disponibile in commercio come iniezione intramuscolare da 50 mg/ml


Il progesterone è un ormone steroideo normalmente prodotto dal corpo luteo e dalla placenta delle giumente gravide. Il progesterone esogeno viene utilizzato per evitare che le fattrici entrino in calore, per sincronizzare i cicli di estro delle fattrici, per una migliore l’efficienza riproduttiva, per organizzare o regolare i cicli di calore durante la transizione stagionale della giumenta e per aiutare a mantenere la gravidanza. Inoltre, il farmaco è usato per modificare i comportamenti legati all'estro, che interferiscono con le prestazioni e il piacere di giumente non riproduttive.

VETERINARIA

Quando il progesterone iniettabile viene utilizzato in una giumenta non gravida per regolare il ciclo dell'estro o sincronizzare l'estro, sopprimerà i segni esterni di estro, anche se non impedirà l'ovulazione in modo coerente. Il progesterone iniettabile viene comunemente utilizzato per il mantenimento della gravidanza ed è considerato sicuro nelle donne in gravidanza e in allattamento. Le razze di pony rispondono al progesterone in modo similare ai cavalli.

Farmacocinetica

Le seguenti indicazioni fanno riferimento alla medicina umana.

Dopo la somministrazione orale, il progesterone viene assorbito dal tratto gastrointestinale, ma viene rapidamente metabolizzato dall’intestino tenue e dal fegato. In seguito all’assunzione oraledi 100 mg di ormone si produce in 2 ore un picco di concentrazione plasmatica di 12-43 nmol/l. la concentrazione dell’ormone diminuisce rapidamente nelle prime 8 ore fino a diventare irreversibile dopo 24 ore. L’assunzione giornaliera di 100 mg di progesterone produce una concentrazione plasmatica di 22-35 nmol/l comparabile a quella presente durante la normale fase luteinica. I picchi di concentrazione compaiono entro 4 ore e i livelli plasmatici permangono elevati per 96 ore. La biodisponibilità del farmaco in seguito a somministrazione orale è circa del 25%; per questo motivo il progesterone viene normalmente somministrato per via intramuscolare, rettale o vaginale. Iniettando per i.m. 25 mg o più di ormone si ottiene, entro 8 ore, un picco di concentrazione paragonabile a quello della fase luteinica, con livelli plasmatici elevati per 48 ore. Dosi più elevate fanno registrare picchi di concentrazione transitori simili a quelli che si osservano durante la gravidanza. La somministrazione rettale o vaginale di 100-400 mg di ormane produce concentrazioni analoghe a quelle della fase luteinica con punte massime nelle prime 8 ore, che declinano in 24 ore. La somministrazione concomitante di estrogeni incrementa l’assorbimento vaginaledi progesterone (tale associazione viene usata però raramente in clinica).

L’emivita plasmatica del progesterone è breve; la curva è di tipo biesponenziale: la fase α ha emivita di distribuzione di 3-6 minuti, la fase di eliminazione β ha tempo di dimezzamento di 19-95 minuti. La sua clearance totale è dell’ordina dei 1800-2500 L al giorno e non subisce modificazioni durante il ciclo mestruale. Il volume apparente di distribuzionedel progesterone è di circa 17-29 L. l’ormone viene sequestrato dal tessuto adiposo che lo lascia poi lentamente nel tempo. Il progesterone circolante è per la maggior parte legato alle proteine plasmatiche (95-98%), in particolare all’albumina e alla globulina che lega i corticosteroidi. Solo una piccola quota di esso si trova associata agli eritrociti e alle piastrine. Nel fluido cerebrospinale la concentrazione dell’ormone è circa il 10% di quella piastrinica. Il progesterone viene largamente biotrasformato, soprattutto nel fegato (66%), ma anche di altri organi come il rene, il cervello, l’utero e la cute. Le principali vie metaboliche sono quelle che portano alla riduzione dell’anello A, alla riduzione del chetone in posizione 20 e alla coniugazione. I metaboliti che ne derivano sono il pregnandiolo (20%), il 20α-diidroprogesterone e il 5α-diidroprogesterone e il 5α-pregnan3,20-dione, questi ultimi con debole attività progestativa. I metaboliti vengono poi coniugati a livello epatico con acido glucuronico ed escreti prevalentemente attraverso le urine. Somministrando progesterone marcato si osserva un recupero urinario del 19-40% in 24 ore. Solo l’8-17% viene escreto attraverso le feci. Esiste un rilevante ricircolo enteroepatico dei metaboliti. L’ormone passa nel latte materno.

Effetti collaterali

L'effetto collaterale più comune del progesterone nell'olio è la reazione al sito di iniezione. Queste reazioni di solito rispondono a impacchi caldi e FANS.

Precauzioni

Il progesterone non deve essere usato nelle giumente con infezioni uterine croniche. L'uso a lungo termine del progesterone può ritardare il ritorno al normale ciclo riproduttivo nelle giumente.

Interazioni con altri farmaci

La rifampicina può ridurre l'attività del progesterone.

Overdose

Non sono state trovate informazioni specifiche riguardanti il sovradosaggio nelle giumente. Occasionalmente le fattrici gravide che hanno subito un intervento chirurgico o altri stress importanti ricevono dosi molto alte nel tentativo di proteggere la loro gravidanza. Dosi da uno a due grammi di progesterone iniettabile in olio sono state somministrate in situazioni cliniche senza apparente effetto negativo.

Dosaggi

Cavalli

  • Dosaggio preconizzato:

da 50 a 100 mg/454 kg; per via intramuscolare

  • Dosaggio extraetichetta:

150 mg/450 kg una volta al giorno; per via intramuscolare (soppressione dell’estro)

300 mg/450 kg una volta al giorno; per via intramuscolare (mantenimento della gravidanza)

  • Da deporre:

1.000 mg/450 kg; per via intramuscolare (prevenzione dell’aborto)

Bovini, ovini e caprini

  • Dosaggio preconizzato:

da 50 a 300 mg/450 kg; per via intramuscolare (bovini)

da 10 a 15 mg/capo/die; per via intramuscolare (ovini e caprini)

  • Dosaggio extraetichetta:

0,125 mg/kg; per via sottocutanea in associazione con estrogeni alla dose di 0,05 mg/kg, due volte al giorno; per via sottocutanea per 7 giorni (induzione della lattazione nella bovina)

Caratteristiche chimico-fisiche

Polvere cristallina bianca o leggermente giallastra o cristalli incolori. Esistono due forme cristalline con la medesima attività fisiologica e rapidamente interconvertibili. La forma α presenta cristalli ortorombici, densità di 1,166 e punto di fusione compreso tra 127° e 131°C. La forma β è costituita da cristalli aciculari con densità di 1,171 e punto di fusione di 121°C. la sostanza è praticamente insolubile in acqua, moderatamente solubile in acetone, in diossano e in oli fissi, solubile in etere (1:16), molto solubile in alcool (1:8), solubilissima in cloroformio (1:<1).

 

Allen D.G., Pringle J.K., Smith D.A., Pasloske K. – I farmaci per uso veterinario –Seconda edizione - Piccin – Padova, 2001

Medicamenta - Società Cooperativa Farmaceutica - Milano

Le notizie e gli articoli su questo sito sono esclusivamente a carattere informativo e scientifico. I pazienti sono tenuti sempre, in ogni caso, a consultare il proprio medico il quale consiglierà l'eventuale terapia necessaria

Sei interessato all'acquisto di preparazioni del nostro laboratorio?

Preparazioni

Non hai trovato la tua molecola? Inviaci comunque la richiesta della tua preparazione anche solo per informazioni

Contattaci