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Eritromicina ad uso Veterinario

ERITROMICINA ad uso Veterinario


Classe terapeutica:

antibiotico macrolide

Può essere prescritto dai veterinari per:

infezioni

Specie:

cani, gatti, cavalli, bovini, ovini, suini, furetti, criceti e uccelli

Esistono prodotti registrati con questo principio attivo


Meccanismo d’azione

L'eritromicina solitamente è un agente batteriostatico, ma alle alte concentrazioni, o contro organismi altamente sensibili, può essere battericida. Si ritiene che i macrolidi (eritromicina e tilosina) agiscano legandosi alla subunità ribosomiale 50S dei batteri sensibili, inibendo così la formazione del legame peptidico. L’eritromicina in vitro agisce contro i cocci gram-positivi (Stafilococchi, Streptococchi), bacilli gram-positivi (Bacillus anthracis, Corynebacterium, Clostridium spp., (no C. difficile), Listeria, Erysipelothrix) e alcuni ceppi di bacilli gram-negativi, inclusi Haemophilus, Pasturella e Brucella; inoltre, sono inibiti anche alcuni ceppi di Actinomyces, Mycoplasma, Chlamydia, Ureaplasma e Rickettsia. Molti ceppi della famiglia delle Enterobacteriaceae (Pseudomonas, E. coli, Klebsiella, ecc.) sono resistenti all’eritromicina.

L’eritromicina è meno attiva a pH basso e molti medici suggeriscono di alcalinizzare le urine, se il farmaco deve essere utilizzato per il trattamento delle vie urinarie. Alle dosi sub-antimicrobiche, l’eritromicina mima gli effetti della motilina (gatti, esseri umani, conigli) o 5-idrossitriptofano3 (5-HT3) e stimola la migrazione dei complessi di motilità e la peristalsi anterograda. Inducendo le contrazioni antrali, lo svuotamento gastrico è migliorato. L'eritromicina aumenta anche la pressione inferiore dell'esofago. Il meccanismo d'azione procinetico dell'eritromicina nei cani non è completamente compreso, ma avviene probabilmente tramite l'attivazione dei recettori 5-HT3.

VETERINARIA

L’utilizzo dell’eritromicina è approvato per il trattamento delle infezioni causate ad organismi sensibili nei suini, pecore e bovini. Viene anche impiegata quando un animale è ipersensibile alla penicillina o se altri antibiotici sono inefficaci verso certi organismi.

Al momento l’eritromicina, insieme al rifampin, è considerata una delle opportunità per il trattamento delle infezioni di C. (Rhodococcus) equi nei puledri.

L’estratto e il microincapsulato di eritromicina base sembrano essere le forme più efficaci da somministrare ai puledri, per via di un migliore assorbimento ed effetti collaterali meno frequenti.

L’eritromicina può essere usato come agente procinetico per aumentare lo svuotamento gastrico nel cane e nel gatto; può anche essere utile nel trattamento di esofagite da reflusso.

Farmacocinetica

L’eritromicina, dopo una somministrazione orale, viene assorbita nel piccolo intestino superiore. I fattori che possono influenzano la biodisponibilità sono parecchi, inclusi il sale, la forma di dosaggio, l’acidità gastrointestinale, il cibo nello stomaco e il tempo di svuotamento dello stomaco stesso.

Sia l’eritromicina base che l’estratto sono sensibili alla degradazione acida; al fine di alleviare tale situazine, spesso sono utilizzati dei rivestimenti enterici.

Sia la forma etilsuccinato che quella estratta vengono dissociate nel piccolo intestino superiore e poi assorbite.

Dopo una iniezione intramuscolare o sottocutanea nei bovini, del prodotto polietilene base prodotto veterinario a base di polietilene (Erythro®-200; Gallimycin®-200), l’assorbimento è molto basso.

Dopo una somministrazione per iniezione per via sottocutanea, la biodisponibilità è solo del 40% e del 65% dopo l’iniezione intramuscolare.

L’eritromicina è distribuita in tutto il corpo, in molti fluidi e tessuti, inclusi la prostata, i macrofagi e i leucociti; i livelli di farmaco nel sistema nervoso centrale sono bassi.

Nei puledri, i livelli di eritromicina nelle cellule di lavaggio bronchiolare sono equivalenti a quelli che si rinvengono nel siero, ma le concentrazioni nel liquido di rivestimento epiteliale polmonare sono basse.

L’eritromicina si lega alle proteine del siero per il 73-81% e il sale estolato per il 96%.

L’eritromicina attraversa la placenta e i livelli sierici fetali sono il 5-20% di quelli materni; i livelli di eritromicina (circa il 50%) di quelli ritrovati nel siero possono essere rinvenuti nel latte materno.

Il volume di distribuzione dell’eritromicina riportati per il cane sono 2 L/kg; 3,7-7,2 L/kg nei puledri; 2,3 L/kg nelle giumente; 0,8-1,6 L/kg nei bovini. Nei bovini da latte in allattamento, il rapporto latte-plasma è circa 6-7.

L’eritromicina viene escreta in primis immodificata nella bile, ma viene anche parzialmente metabolizzata nel fegato via N-demetilazione a metaboliti inattivi. Un poco di farmaco è riassorbito dopo l’escrezione biliare; solamente il 2-5% della dose viene escreta immodificata tramite le urine.

L'emivita di eliminazione riportata per l’eritromicina nelle varie specie è:

  • 60-90 minuti nel cane e nel gatto

  • 60-70 minuti nei puledri e nelle giumente

  • 190 minuti nei bovini.

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali dell’eritromicina nei piccoli animali, nei suini, nelle pecore o nei bovini, sono relativamente infrequenti. Quando viene utilizzata come iniezione intramuscolare possono verificarsi delle reazioni locali e dei dolori nel punto di iniezione. L’eritromicina orale può occasionalmente portare a dei disturbi gastrointestinali come diarrea, anoressia e vomito. L’edema rettale e il parziale prolasso anale nei suini sono stati associati alla somministrazione di eritromicina. Le iniezioni intravenose devono essere somministrate molto lentamente, poiché possono creare tromboflebiti. Possono anche verificarsi reazioni allergiche, ma si pensa che siano rare. L’eritromicina orale non dovrebbe essere utilizzata nei ruminanti, poiché potrebbe causare la diarrea. Nei puledri trattati con eritromicina può verificarsi una lieve diarrea autolimitante; comunque, è possibile una grave enterocolite. L’eritromicina può alterare l’omeostasi della temperatura nei puledri; inoltre, nei puledri tra i 2 e i 4 anni sono stati riportati casi di ipertermia associata a problemi respiratori e tachipnea. Il raffreddamento fisico di questi animali ha avuto successo nel controllare questo effetto. Nei cavalli adulti può verificarsi una grave, talvolta fatale, diarrea dovuta all'eritromicina, che rende l'uso del farmaco negli adulti molto controverso.

Quando viene utilizzato come agente procinetico, l’eritromicina può aumentare i segni clinici dei problemi intestinali, in quanto può stimolare lo svuotamento di grandi particelle alimentari nell'intestino di quanto è normale.

Mentre non è dimostrato l’effetto teratogenico nei ratti e il farmaco non è pensato per possedere un potenziale teratogeno grave, per l’utilizzo dell’eritromicina durante la gravidanza i benefici dovrebbero superare i rischi.

In un sistema di valutazione separato la sicurezza del farmaco durante la gravidanza canina e felina, questo farmaco è classificato in classe A.

L’FDA ha categorizzato, per l’essere umano, l’eritromicina in categoria C per l’utilizzo durante la gravidanza.

L’eritromicina è ritrovata nel latte materno e può essere concentrata (latte osservato: rapporto del plasma di 0,5).  L’eritromicina è considerata compatibile con l’allattamento al seno per gli esseri umani.

Precauzioni

L’utilizzo di eritomicina è controindicato nei pazienti ipersensibili al farmaco stesso. Nell’essere umano la forma estolata è stata associata raramente con lo sviluppo di epatiti colestatiche. Questo effetto sembra non essere stato riportato per gli animali, ma l’estolato dovrebbe probabilmente essere evitato nei pazienti con disfunzione epatica preesistente.

Dato che può indurre l’enterocolite tossica l’eritromicina, o altri macrolidi, sono controindicati nei conigli, gerbilli, cavie e criceti. Molti clinici credono che l’eritromicina sia controindicata nei cavalli adulti e la dose orale non dovrebbe essere usato nei ruminanti, poiché potrebbe verificarsi una grave diarrea.

Interazioni con altri farmaci

Le seguenti interazioni farmacologiche sono state riportate o sono teoriche negli esseri umani o negli animali che ricevono eritromicina e possono essere importanti nei pazienti veterinari:

  • Antifungino azolico (ketoconazolo, fluconazolo, itraconazolo): potrebbe verificarsi un aumento dei livelli di eritromicina

  • Cisapride: l’eritromicina può inibire il metabolismo della cisapride e il produttore afferma che l'uso di questi farmaci insieme (nell'uomo) è controindicato
  • Cloramfenicolo: in vitro ci sono evidenza di antagonismo
  • Clindamicina, Lincomicina: in vitro ci sono evidenza di antagonismo
  • Digossina: l’eritromicina può aumentare I livelli sierici della digossina
  • Diltiazem, Verapamil: può aumentare i livelli di eritromicina
  • Alcaloidi ergot: possibile tossicità acuta da ergot

  • Omeprazolo: l’eritromicina e l’omeprazolo possono aumentare i livelli sierici l'uno dell'altro
  • Warfarin: l’eritromicina può potenziare gli effetti dei farmaci anticoagulanti orali

L'eritromicina può inibire il metabolismo di altri farmaci che utilizzano la sottofamiglia del CYP3A del sistema enzimatico del citocromo P450. A seconda dell'indice terapeutico del(dei) farmaco(i) coinvolto(i), può essere richiesto il monitoraggio terapeutico del farmaco e/o la riduzione del dosaggio se i farmaci devono essere usati insieme. Questi farmaci includono:

  • Alfentanil
  • Bromocriptina
  • Buspirone
  • Carbamazepina
  • Ciclosporina
  • Disopiramide (anche il rischio di un aumento dell'intervallo QT)
  • Metilprednisolone
  • Midazolam, Alprazolam, Triazolam
  • Chinidina (anche il rischio di un aumento dell'intervallo QT)
  • Sildenafil
  • Tacrolimus (sistemico)
  • Teofillina

Overdose

Ad eccezione degli effetti avversi discussi precedentemente, l'eritromicina è relativamente non tossica; tuttavia, sono state segnalate reazioni di shock nei suinetti che hanno ricevuto un sovradosaggio di eritromicina.

Dosaggi

Cani

Per infezioni sensibili:

  • 10-20 mg/kg, per via orale, 3 volte al giorno

  • per infezioni localizzate nei tessuti molli:

    10-15 mg/kg, per via orale, ogni 8 ore oppure 15-25 mg/kg, per via orale, ogni 12 ore per 7-10 giorni

Per infezioni sistemiche, batteriemia:

  • 22 mg/kg, per via orale o endovenosa, ogni 8 ore, per il tempo necessario

Come agente procinetico:

  • 0,5-1 mg/kg, per via orale, ogni 8 ore

Gatti

Per infezioni sensibili:

  • 10-20 mg/kg, per via orale, 3 volte al giorno

  • per infezioni localizzate nei tessuti molli:

    10-15 mg/kg, per via orale, ogni 8 ore oppure 15-25 mg/kg, per via orale, ogni 12 ore, per 7-10 giorni

Per infezioni sistemiche, batteriemia:

  • 22 mg/kg, per via orale o endovenosa, ogni 8 ore, per il tempo necessario

Come agente procinetico:

  • 0,5-1 mg/kg, per via orale, ogni 8 ore

Cavalli

Per il trattamento dell’infezione da C. (Rhodococcus) equi nei puledri:

  • Eritromicina: 15-25 mg/kg, per via orale, ogni 12-24 ore, con il Rifampin (5 mg/kg, per via orale, ogni 12 ore). Il trattamento potrebbe essere necessario per 1-3 mesi.

  • Eritromicina: 25 mg/kg, per via orale, ogni 12 ore con rifampin:

    3-5 mg/kg, per via orale, ogni 12 ore. Se l’uso di rifampin diventa proibitivo, usare solo l'eritromicina. Trattare per 4-6 settimane o fino a quando i polmoni sono privi di ascessi sulle radiografie.

Per il trattamento dell'enteropatia proliferativa causata da infezioni da L. intracellularis nei puledri:

  • Eritromicina estolata:

    25 mg/kg, per via orale, ogni 6-8 ore; con rifampin:

    10 mg/kg per via orale, ogni 12 ore, per un minimo di 21 giorni

Per infezioni sensibili:

  • Puledri:

▫ eritromicina estolata: 25 mg/kg, per via orale, ogni 6 ore

▫ eritromicina gluceptato: 5 mg/kg, per via endovenosa, ogni 4-6 ore

Come agente procinetico:

  • 0,1-1 mg/kg, per via endovenosa o eritromicina lactobionata lattobionata 2,2 mg/kg, per via endovenosa per un periodo di 30-60 minuti ogni 6 ore. Dose per un cavallo di 450 kg è 1 grammo.

Bovini

Per infezioni sensibili:

  • 4-8 mg/kg, per via intramuscolare, ogni 12-24 ore

  • per le broncopolmoniti e le polmoniti fibrinose nei bovini associate a batteri sensibili all’eritromicina e resistenti ai sulfamidici, penicillina G e tetraciclina: Usando Erythro-200®:

    44 mg/kg, per via intramuscolare, ogni 24 ore, di solito per un massimo di 4 giorni. Iniettare non più di 10 ml in qualsiasi sito. Non iniettare in nessun sito precedentemente utilizzato. Potrebbero verificarsi gravi reazioni tissutali locali. Consiglia un ritiro della macellazione di 30 giorni a questo dosaggio.

Per mastiti:

  • per animali non in allattamento (usare la formula per animali non in allattamento):

    mungere il quarto interessato, pulire e disinfettare. Infondere il contenuto di una siringa in ciascun quarto interessato al momento dell'asciugatura. Chiudere l'orifizio della tettarella con una leggera pressione e massaggiare la mammella.

  • per animali in allattamento (usare la formula per animali in allattamento):

    come sopra, ma ripetere dopo ogni mungitura per 3 mungiture (Erythro®-Dry e Erythro®-36-Ceva)

Ovini

Per infezioni sensibili:

  • per infezioni respiratorie negli animali vecchi:

    2,2 mg/kg, per via intramuscolare, una volta al giorno come indicato

  • per prevenzione della "dissenteria" negli agnelli appena nati quando il probabile agente causale è la sensibilità all'eritromicina:

    123 mg/kg, per via intramuscolare, subito dopo la nascita (Erythro®-100 e Erythro®-200—Ceva)

Suini

Per infezioni sensibili:

  • per infezioni respiratorie:

    2,2-6,6 mg/kg, per via intramuscolare, una volta al giorno

  • per le diarree nei maialini:

22 mg/kg, per via intramauscolare, in una o più dosi giornaliere (Erythro®-100 e Erythro®-200-Ceva)

Furetti

Per infezioni sensibili:

  • 10 mg/kg, per via orale, 4 volte al giorno

Criceti

  • 132 mg/L nell’acqua da bere ininterrottamente

Uccelli

Per infezioni sensibili:

  • sospensione orale:

    60 mg/kg, per via orale, ogni 12 ore

  • Ratiti:

5-10 mg/kg, per via orale, 3 volte al giorno

Caratteristiche chimico-fisiche

Polvere cristallina bianca o giallina, leggermente igroscopica. Poco solubile in acqua (1:100) (la solubilità diminuisce con l’aumentare della temperatura); molto solubile in alcool (1:5), in cloroformio (1:6), in etere (1:5), in metanolo.

p.f. = 136-140°C

Il pH di una soluzione acquosa (0,1 g di eritromicina in 150 ml di acqua) è compreso tra 8 e 10,5.

 

Allen D.G., Pringle J.K., Smith D.A., Pasloske K. – I farmaci per uso veterinario –Seconda edizione - Piccin – Padova, 2001

Donald C. Plumb, Pharm.D. - Plumb’s Veterinary Drug Handbook – Sesta edizione - Blackwell Publishing

Medicamenta - Società Cooperativa Farmaceutica - Milano

 

Le notizie e gli articoli su questo sito sono esclusivamente a carattere informativo e scientifico. I pazienti sono tenuti sempre, in ogni caso, a consultare il proprio medico il quale consiglierà l'eventuale terapia necessaria

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