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Topiramato ad uso Veterinario

TOPIRAMATO ad uso Veterinario


Classe terapeutica:

anticonvulsivo

Può essere prescritto dai veterinari per:

trattare gli attacchi epilettici e le convulsioni

Specie:

cani e gatti

FDA: non esistono prodotti veterinari in commercio


Meccanismo d’azione

Mentre l'esatto meccanismo per la sua azione anti crisi epilettica non è noto, il topiramato possiede tre proprietà che probabilmente svolgono un ruolo nella sua attività: il topiramato blocca in modo dipendente dal tempo, potenziali d'azione provocati ripetutamente da una prolungata depolarizzazione dei neuroni; esso aumenta la frequenza che GABA attiva i recettori GABAA ed antagonizza i recettori kainite/AMPA senza influenzare il sottotipo del recettore NMDA.

Le azioni del topiramento sono concentrazione-dipendente; i primi possono essere visti a 1microMole e massimizzati a 200 microMoli. Il topiramato è un debole inibitore degli isoenzimi dell'anidrasi carbonica CA-II e CA-IV, ma si ritiene che questo effetto non contribuisca in modo significativo alle sue azioni antiepilettiche.

VETERINARIA

Il topiramato può essere utilizzato per il trattamento dei cani con attacchi epilettici, attività di convulsione particolarmente parziale. Può anche essere utile nel trattamento dei gatti, anche se sono disponibili poche informazioni.

Farmacocinetica

Nei cani il topiramato viene rapidamente assorbito dopo la somministrazione orale, ma la biodisponibilità assoluta varia tra il 30 e il 60%.  Il range dell’emivita è di 2-4 ore dopo una dose multipla. Comparativamente, l'emivita nell'uomo è di circa 21 ore negli adulti e più breve nei bambini. Nell'uomo il farmaco non viene metabolizzato estensivamente e circa il 70% viene escreto immodificato nelle urine.

Effetti collaterali

Poiché tale farmaco viene utilizzato raramente dai pazienti veterinari, non sono ben conosciuti gli effetti collaterali che il topiramato può dare agli animali.

Nei cani gli effetti avversi più riportati sono stati identificati come dolori gastrointestinali, inappetenza e irritabilità.

Nei gatti invece sono stati evidenziati sedazione e inappetenza.

Nell’essere umano, gli effetti collaterali più comunemente osservati sono sonnolenza, vertigini, nervosismo, confusione e atassia. Solo raramente sono stati registrati casi di miopia acuta con glaucoma di chiusura ad angolo secondario. Il caso che si verifichi l'incidenza di calcoli renali è circa 2-4 volte maggiore nei pazienti che assumono il topiramato rispetto alla popolazione generale.

Nell'uomo, la FDA classifica il topiramato come farmaco di categoria C da utilizzare durante la gravidanza.

Gli effetti teratogeni si sono evidenziati nei topi e nei ratti a cui era stato somministrato del topiramato a dosaggi equivalenti a quelli dell’essere umano.

Il farmaco entra nel latte materno, per questo si deve utilizzare con cautela nei pazienti appena nati.

Precauzioni

Il topiramato è controindicato nei pazienti sensibili al farmaco stesso, e dovrebbe essere usato con attenzione nelle persone con le funzionalità epatiche o renali compromesse.

Interazioni con altri farmaci

Le seguenti interazioni farmacologiche sono state riportate o sono teoriche negli esseri umani o negli animali che ricevono topiramato e possono essere importanti nei pazienti veterinari:

  • Amitriptilina: il topiramate può aumentare i livelli

  • Inibitori dell’anidrasi carbonica (acetazolamide, diclofenamide, ecc.): usato in concomitanza con il topiramato può aumentare il rischio della formazione di calculi renali

  • Farmaci depressori del sistema nervosa centrale, altri: farmaci depressori del sistema nervosa centrale possono esacerbare gli effetti indesiderati del topiramato

  • Lamotrigina: può aumentare i livelli di topiramato

  • Fenitoina: può diminuire i livelli di topiramato, mentre possono aumentare I livelli di fenitina

  • Acido valproico: può diminuire i livelli di topiramato e VPA

Overdose

I casi più comuni di sovraesposizione al farmaco nei cani, in frequenza decrescente, includono atassia, letargia, ansia, disorientamento e scuotimento della testa; nei gatti, in frequenza decrescente, includono vomito, atassia e letargia.

Un sovradosaggio nell’essere umano può causare convulsioni, sonnolenza/letargia, linguaggio confuso, visione offuscata e doppia, menomazione/stupore alterato, atassia, acidosi metabolica, ipotensione, agitazione e dolore addominale.

Il trattamento consiste nello svuotamento dell’intestino, secondo il protocollo, se l’ingestione è avvenuta da poco, ed una terapia di supporto.

L'emodialisi è efficace nel migliorare l'eliminazione del topiramato dal corpo.

Dosaggi

Cani

  • Come alternativa secondaria come anticonvulsivante:

    5-10 mg/kg ogni 12 ore per via orale

  • Come trattamento alternativo per crisi refrattarie generalizzate e focali:

    5-10 mg/kg due volte al giorno per via orale

  • Dose iniziale di 2-10 mg/kg ogni 12 ore per via orale

  • 5-10 mg/kg due volte al giorno per via orale; iniziare al dosaggio inferiore per ridurre gli effetti collaterali

Gatti

  • 12,5-25 mg (dose totale) per via orale, ogni 8-12 ore

 

 

Donald C. Plumb, Pharm.D. - Plumb’s Veterinary Drug Handbook – Sesta edizione - Blackwell Publishing

Medicamenta - Società Cooperativa Farmaceutica - Milano

Le notizie e gli articoli su questo sito sono esclusivamente a carattere informativo e scientifico. I pazienti sono tenuti sempre, in ogni caso, a consultare il proprio medico il quale consiglierà l'eventuale terapia necessaria

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