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Tacrolimus ad uso Veterinario

TACROLIMUS ad uso Veterinario


Classe terapeutica:

inibitore della calcineurina

Può essere prescritto dai veterinari per:

  • cheratocongiuntivite secca

  • dermatiti atopiche

Specie:

cani e gatti

FDA: non esistono prodotti veterinari in commercio


Il tacrolimus è un farmaco anti-infiammatorio e immunosoppressivo, o immunomodulatore relativamente recente. Gli inibitori della calcineurina, come il tacrolimus, sono usati nell’essere umano principalmente per curare le dermatiti atopiche e per trattare i pazienti che hanno avuto un trapianto. In veterinaria, invece, questo farmaco viene somministrato principalmente per trattare la cheratocongiuntivite secca nel cane e le malattie dermatologiche immunomediate.

Tacrolimus ad uso oftalmico

Secondo recenti studi, il tacrolimus ha la stessa efficacia della ciclosporina, che il farmaco potrebbe essere utilizzato nei casi di cheratocongiuntivite secca che mostrano resistenza alla ciclosporina.

Anche se il tacrolimus esercita i suoi effetti con un meccanismo similare a quello della ciclosporina, non è ancora del tutto chiaro il meccanismo esatto che permette la produzione delle lacrime.

Tacrolimus ad uso topico (in commercio per uso umano con il nome Protopic®)

L’unguento a base di tacrolimus può avere un buon uso in campo veterinario, come trattamento aggiuntivo della dermatite atopica, del lupus eritematoso discoidale, del pemfigo eritematoso o foliaceo, della malattia vascolare dell pinna auricolare, dell'alopecia areata, della vitiligine e delle fistole perianali (nella fase terminale o nel trattamento di mantenimento dopo la terapia con la ciclosporina).

Il tacrolimus ed il pimecrolimus, diversamente da altri corticosteroidi topici, non hanno effetti metabolici atrofogenici, associati ad un trattamento a lungo termine o su grandi aree.

Meccanismo d’azione

Il meccanismo d'azione del tacrolimus prevede l'inibizione delle vie dipendenti dal calcio che agiscono sull'azione enzimatica del calcineurina. Questo, a sua volta, blocca la proliferazione dei linfociti T e delle cellule citotossiche; il tacrolimus agisce in modo similare alla ciclosporina.

VETERINARIA

Cani e gatti

La ciclosporina ed il tacrolimus sono i due farmaci più comunemente utilizzati per trattare la cheratocongiuntivite secca stimolando la produzione delle lacrime, nel cane e nel gatto. Nonostante la ciclosporina sia stata sempre utilizzata per il trattamento della cheratocongiuntivite secca, attualmente si ritiene che il tacrolimus, ad uso oftalmico, sia il farmaco più adatto per il trattamento di questa malattia, soprattutto per i pazienti sensibili o poco tolleranti della ciclosporina. Gli animali soggetti a cheratocongiuntivite secca immunomediata dovranno essere sottoposti al trattamento per il resto della loro vita.

Il tacrolimus ad uso topico può anche essere utile nel trattamento localizzato della dermatite atopica, del pemfigo, del lupus eritematoso, della dermatite miliare e del complesso granuloma eosinofilo.

Farmacocinetica

Di seguito viene descritta la farmacocinetica del tacrolimus nell’essere umano.

Dopo la somministrazione orale la biodisponibilità del tacrolimus è del 19 8,7% nell’adulto e del 24,5 19,4% nel bambino. Le concentrazioni plasmatiche massime vengono raggiunte in 2,9 2,2 ore nell’adulto e in 3,4 2,9 ore nel bambino. Se il farmaco è somministrato per via endovenosa il tempo di emivita è di 13,7 ore, se somministrato per via orale l’emivita terminale è di 26 ore. Il tacrolimus è metabolizzato nell’intestino e nel fegato ad opera del citocromo P450 3A con formazione di almeno nove metaboliti, quali demetil-, didemetil- e didemetilidrossidrossi-derivati.

Effetti collaterali

Il tacrolimus è ben tollerato nella fase di trattamento della cheratocongiuntivite secca e, generalmente, è anche ben sopportato nei casi in cui vengono trattati problemi dermatologici localizzati. Alcuni effetti collaterali a livello gastrointestinale possono verificarsi nel caso in cui l’animale ingerisca, nel leccarsi, l’unguento a base di tacrolimus.

Tacrolimus ad uso topico (in commercio per uso umano con il nome Protopic®) – Effetti collaterali

Nonostante il farmaco ad uso topico sia ben tollerato nel cane, nell’uomo e nel cane stesso sono stati registrati casi di irritazione localizzata e prurito.

Precauzioni

Al momento il tacrolimus è raccomandato solo ad uso topico, mentre non ci sono abbastanza informazioni riguardo l’utilizzo sistemico.

Tacrolimus ad uso topico (in commercio per uso umano con il nome Protopic®) – Precauzioni

L'unguento disponibile in commercio non deve essere usato né come composto né combinato in una preparazione oftalmica per il trattamento della cheratocongiuntivite secca in cani, poiché il preparato contiene propilene carbonato, una tossina oculare.

L’FDA considera sia il tacrolimus che il pimecrolimus, per uso umano, dei farmaci che tendono ad aumentare i rischi di cancro della pelle e linfomi nell'uomo, sebbene non sia stata stabilita una relazione causale. Ciò nonostante, data la rarità di tali effetti nell’uomo, questi farmaci sono probabilmente relativamente sicuri per i pazienti veterinari. Tuttavia, i clienti devono essere informati e istruiti su come indossare i dispositivi di sicurezza (guanti) o su come utilizzare l’applicatore (ad es. Q-tip) al momento del trattamento.

Interazioni con altri farmaci

  • Ciclosporina: secondo gli studi effettuati sull’uomo il tacrolimus non deve essere somministrato contemporaneamente alla ciclosporina, poiché tale associazione può causare grave nefrotossicità

Dosaggi

Tacrolimus ad uso topico (in commercio per uso umano con il nome Protopic®) – Dosaggi

L’utilizzo del tacrolimus ad uso topico in veterinaria è tutt’oggi limitato.

La maggior parte delle raccomandazioni consigliano di somministrare il prodotto due volte al giorno fino a quando i segni clinici non risultano controllati; in seguito ridurre la frequenza dell'applicazione ad un livello che controlli l'infiammazione.

Caratteristiche chimico-fisiche

Il tacrolimus monoidrato si presenta come cristalli prismatici incolori, solubili in metanolo, in alcool, in acetone, in etile acetato, in cloroformio, in etere dietilico; moderatamente solubili in esano e in etere di petrolio; insolubili in acqua.

p.f. = 127-129°C

 

Donald C. Plumb, Pharm.D. - Plumb’s Veterinary Drug Handbook – Sesta edizione - Blackwell Publishing

Medicamenta - Società Cooperativa Farmaceutica - Milano

Le notizie e gli articoli su questo sito sono esclusivamente a carattere informativo e scientifico. I pazienti sono tenuti sempre, in ogni caso, a consultare il proprio medico il quale consiglierà l'eventuale terapia necessaria

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