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Naproxene base ad uso Veterinario

NAPROXENE BASE  ad uso Veterinario


Classe terapeutica:

agente antinfiammatorio non steroideo (FANS)

Può essere prescritto dai veterinari per (il produttore elenca le seguenti indicazioni):

  • cavallo: sollievo all’infiammazione e al dolore, evidente zoppare dell’animale, esibito con miosite e altre malattie dei tessuti molli del sistema muscolo-scheletrico

  • cani: usato come antinfiammatorio/analgesico, per il trattamento dell’osteoartrosi e di altre malattie infiammatorie muscoloscheletriche

Specie:

cani, cavalli e conigli

FDA: non esistono prodotti veterinari in commercio


L’utilizzo del naproxene è stato ampiamente sostituito dai nuovi FANS meno tossici per il tratto gastrointestinale del cane e da altri FANS nei cavalli, poiché il prodotto equino non è più commercializzato (negli USA).

Meccanismo d’azione

Il naproxene, come altri FANS, ha un’attività analgesica, antinfiammatoria e antipiretica, probabilmente attraverso la sua capacità di inibizione della cicloossigenasi, con conseguente impedimento della sintesi delle prostaglandine.

VETERINARIA

Secondo il produttore il naproxene può essere usato nel cavallo per alleviare l’infiammazione e il dolore, evidente zoppare dell’animale, esibito con miosite e altre malattie dei tessuti molli del sistema muscolo-scheletrico; nel cani è usato come antinfiammatorio/analgesico, per il trattamento dell’osteoartrosi e di altre malattie infiammatorie muscoloscheletriche

Farmacocinetica

Il naproxene, somministrato per via orale al cavallo, ha una biodisponibilità del 50% e un’emivita di circa 4 ore; potrebbero essere necessari da 5 a 7 giorni di terapia affinché siano evidenti gli effetti benefici del farmaco. La presenza di cibo, al momento dell’assunzione del farmaco, non sembra incidere sull’assorbimento del principio attivo. Il farmaco viene metabolizzato nel fegato e, in seguito ad una somministrazione orale, è rilevato nelle urine del cavallo per almeno 48 ore.

Nel cane l’assorbimento del naproxene per via orale è molto rapido, la biodisponibilità varia tra il 68 e il 100% e l’emivita è di circa 74 ore; inoltre, il farmaco si lega molto bene alle proteine plasmatiche.

Anche nell’uomo il naproxene è altamente legato alle proteine plasmatiche, circa per il 99%.

Il farmaco attraversa la placenta ed è presente nel latte materno in livelli di circa l'1% di quelli rinvenuti nel siero.

Effetti collaterali

Nel cavallo gli effetti collaterali sono apparentemente poco comuni, anche se potrebbero verificarsi effetti:

  • gastrointestinali, come stress, diarrea ed ulcere;

  • ematologici, come ipoproteinemia e diminuzione dell'ematocrito;

  • renali, esempio ritenzione di liquidi;

  • al sistema nervoso centrale, come le neuropatie.

Nel cane sono stati riportati casi di ulcere e perforazioni gastrointestinali dovuti all’assunzione del naproxene, ma anche effetti collaterali a livello renale, come nefriti o sindrome nefritica, ed epatico, con aumento degli enzimi del fegato.

Molti clinici ritengono che il naproxene non dovrebbe essere somministrato ai cani, a causa degli effetti collaterali e dell’indice terapeutico stretto del farmaco.

L’FDA ha classificato questo farmaco di categoria B per l’utilizzo in gravidanza nell’essere umano. Studi condotti sui roditori e nei cavalli in fase di riproduzione non hanno evidenziato effetti teratogeni o indesiderati; in caso di somministrazione ad animali gravidi, valutare i potenziali benefici della terapia ed i potenziali rischi del naproxene.

Come per altri FANS, il naproxene è presente nel latte materno in livelli di circa l'1% di quelli rinvenuti nel siero.

Precauzioni

Il naproxene è controindicato per i pazienti che soffrono o hanno sofferto di malattie ematologiche, renali o epatiche, ma anche per i pazienti con ulcere gastrointestinali o ipersensibilità al farmaco. Il naproxene dovrebbe essere utilizzato con cautela in pazienti che hanno sofferto di ulcere gastrointestinali o insufficienza cardiaca (potrebbe causare ritenzione di liquidi). Agli animali che soffrono di infiammazioni secondarie o infezioni concomitanti dovrebbero essere sottoposti ad una terapia antimicrobica appropriata.

Interazioni con altri farmaci

Le interazioni del captopril con i seguenti farmaci possono essere significative per la medicina veterinaria:

  • Amminoglicosidi (es. gentamicina, amikacina): aumento del rischio di nefrotossicità

  • Anticoagulanti (eparina, LMWH, warfarin): possibile aumento del rischio di sanguinamento

  • Aspirina: l’utilizzo contemporaneo del naproxene ed ell’aspirina non è consigliato a causa del fatto che quando questi farmaci sono somministrati insieme può verificarsi una diminuzione dei livelli di naproxene nel plasma ed un aumento della probabilità di effetti gastointestinali indesiderati (es. perdita di sangue)

  • Bifosfonati (es. alendronato): può aumentare il rischio di formazione di ulcere gastrointestinali

  • Corticosteroidi: se questi farmaci vengono somministrati contemporaneamente ai FANS, si rischierebbe di aumentare il rischio di effetti collaterali relativi al tratto gastrointestinale

  • Furosemide: gli effetti diuretici e saluretici della furosemide potrebbero essere ridotti dal naproxene

  • Farmaci ad alto contenuto di proteine ​​(es. fenitoina, acido valproico, anticoagulanti orali, altri agenti antinfiammatori, salicilati, sulfamidici e agenti antidiabetici sulfonilurea): dato che il naproxene si lega altamente alle proteine plasmatiche (circa 99%), potrebbe sostituire altri farmaci già altamente legati; inoltre, può verificarsi un aumento dei livelli sierici e della durata dell’azione. Anche se queste interazioni sono di solito poco problematiche a livello clinico, somministrare insieme i farmaci con molta cautela.

  • Metotrexato: quando questo farmaco viene somministrato contemporaneamente ai FANS possono avvenire gravi reazioni di tossicità; somministrare contemporaneamente con molta attenzione

  • Probenecid: l’utilizzo di questo farmaco potrebbe far aumentare significativamente i livelli nel siero e l’emivita del naproxene

Overdose

Poche sono le informazioni riguardo casi di un sovradosaggio acuto, sia per l’essere umano che per gli animali. L’LD50 (per via orale) nel cane è segnalata a dosaggi superiori di 1000 mg/kg.

È stato riportato il caso di un cane che aveva assunto per 7 giorni un dosaggio di 5,6 mg/kg e presentava melena, vomito, depressione, anemia rigenerativa e membrane mucose pallide. Analisi di laboratorio includevano neutrofilia con spostamento a sinistra, BUN di 66 mg/dl, creatinina sierica di 2,1 mg/dl, proteina sierica ad albumina di 4,0: 2,1 g/dl. Il cane si è ripreso dopo trattamento con liquidi/sangue, antibiotici, integrazione di vitamina/ferro, antiacidi orali e cimetidina.

Nei cani gli effetti più comuni (in ordine decrescente di frequenza) sono:

  • vomito

  • diarrea emorragica

  • melena

  • atassia

  • diarrea

Nei gatti gli effetti più comuni (in ordine decrescente di frequenza) sono:

  • vomito

  • azotemia

  • vomito emorragico

  • contrazioni facciali

  • ipotermia

Come altri FANS, il sovradosaggio del naproxene può portare ad effetti gastrointestinali e renali. La disintossicazione dal farmaco può essere effettuata con emetici e/o del carbone attivo.

Nel caso in cui la dose dovesse portare ad effetti gastrointestinali è consigliabile l’utilizzo di protettori gastrointestinali, mentre se ci si aspetta qualche effetto a livello renale sarebbero consigliabili dei fluidi diuretici; i trattamenti di supporto alla terapia dovrebbero essere applicati solo se considerati necessari.

Durante la terapia tenere monitorati il bilancio degli elettroliti e dei liquidi, e gestire l'insufficienza renale secondo le linee guida stabilite.

Dosaggi

Cani

Nota: a causa delle difficoltà di dosare il naproxene e dei suoi effetti collaterali, il suo utilizzo deve essere approvato solo nel caso in cui altri FANS approvati e più sicuri siano inefficaci.

2 mg/kg a giorni alterni (ogni 48 ore) per via orale

Cavalli (ARCI UCGFS farmaco di Classe 4)

  • 10 mg/kg quotidianamente, per via orale

  • (Non autorizzato per uso veterinario) 10 mg/kg due volte al giorno, per via orale, fino a 14 giorni consecutivi. Tempo di sospensione nel cavallo sportivo: 96 ore dopo un dosaggio singolo e 120 ore con un trattamento di 5 giorni

Conigli

Per il dolore da artrite settica, infiammazione:

2,4 mg/ml nell’acqua da bere per 21 giorni

Caratteristiche chimico-fisiche

Polvere cristallina bianca o quasi bianca, quasi inodore e con sapore amaro. Praticamente insolubile in acqua, solubile in alcool (1:25), in cloroformio (1:15), e in metanolo (1:20); moderatamente solubile in etere (1:40).

p.f. = 154-158°C

 

Allen D.G., Pringle J.K., Smith D.A., Pasloske K. – I farmaci ad uso veterinario –Seconda edizione - Piccin – Padova, 2001

Donald C. Plumb, Pharm.D. - Plumb’s Veterinary Drug Handbook – Sesta edizione - Blackwell Publishing

Medicamenta - Società Cooperativa Farmaceutica - Milano

Le notizie e gli articoli su questo sito sono esclusivamente a carattere informativo e scientifico. I pazienti sono tenuti sempre, in ogni caso, a consultare il proprio medico il quale consiglierà l'eventuale terapia necessaria

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