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Captopril ad uso Veterinario

CAPTOPRIL ad uso Veterinario


Classe terapeutica:

Inibitore dell’enzima convertitore dell'angiotensina (ACE-inibitore)

Può essere prescritto dai veterinari:

come vasodilatatore per il trattamento dell’insufficienza cardiaca congestizia (CHF) e dell’ipertensione

Specie:

cani e gatti


Per i minori effetti collaterali del benazepril e l’enalapril, questi due farmaci hanno soppiantato l’utilizzo del captopril in medicina veterinaria.

Meccanismo d’azione

Il captopril, ad uso umano, è un inibitore specifico dell’enzima di conversione peptidil dipeptidasi (ACE) che idrolizza l’angiotensina I in angiotensina II e che, nel contempo, inattiva la bradichinina, potente vasodilatatore. Il captopril non ha attività pressoria intrinseca. L’effetto ipotensivo del captopril è dovuto alla sua azione inibitoria sul sistema renina-angiotensina-aldosterone e all’azione stimolante sul sistema callicreina-chinina. Tale effetto inibitorio sulla formazione di angiotensina II è probabilmente di grande rilevanza anche a livello di vari organi, come il cervello, il rene e il cuore. L’effetto risultante è la riduzione delle resistenze periferiche e del volume circolante con conseguente abbassamento della pressione arteriosa, in clino ed ortostatismo. Nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia il captopril determina una riduzione sia del precarico che del postcarico cardiaco migliorando perciò il quadro emodinamico dello scompenso. Tale effetto si ottiene in genere per dosi inferiori a quelle attive come antiipertensivo.

Farmacocinetica

Nel cane, se il captopril è somministrato per via orale l’assorbimento è circa del 75%, ma la biodisponibilità si riduce al 30-40% quando nell’intestino è presente del cibo. Il farmaco si distribuisce nella maggior parte dei tessuti, ma non nel sistema nervoso centrale, e si lega per il 40% alle proteine plasmatiche del cane. L’emivita del captopril è di poco mendo di 2 ore nell’essere umano, mentre nel cane è circa di 2.8 ore; la durata dell’effetto del farmaco nel cane è di 4 ore. Il captopril viene metabolizzato ed escreto per via renale (più del 95%), sia immodificato (45-50% del farmaco) che i suoi metaboliti; i pazienti con significanti disfunzioni renali possono avere una prolungata emivita del farmaco.

Effetti collaterali

Sono stati riconosciuti diversi casi di cani che, in seguito all’assunzione del captopril, hanno riportato ipotensione, insufficienza renale, ipercalemia, vomito e diarrea. Il captopril, nel cane, può avere una maggiore incidenza sugli effetti gastrointestinali rispetto agli effetti collaterali che possono dare altri ACE-inibitori.

Sebbene i seguenti effetti siano stati riportati nell’essere umano, per il cane non sono stati riportati casi di eruzioni cutanee (incidenza del 4-7%) e di neutropenia/agranulocitosi (rara).

Apparentemente il captopril attraversa la placenta. Dosi elevate di ACE-inibitori somministrate nei roditori hanno causato una diminuzione del peso fetale, aumentando il tasso di mortalità sia fetale che materno. Al momento non sono stati evidenziati effetti teratogeni, anche se la somministrazione del farmaco in gravidanza dovrebbe essere effettuato solo quando i benefici potenziali superano i rischi per la prole.

L’FDA ha classificato il captopril per uso umano in categoria C,  per l’utilizzo durante il primo trimestre di gravidanza, in categoria D, durante il secondo e terzo trimestre.

In un sistema separato di valutazione del farmaco, per il cane ed il gatto, il captopril è di classe C.

Il captopril è stato ritrovato nel latte materno con una concentrazione dell’1% .

Precauzioni

Il captopril è controindicato nei pazienti con ipersensibilità agli ACE-inibitori, e dovrebbe essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza renale; in tale caso potrebbe essere necessaria una diminuzione della dose. Dovrebbe, inoltre, essere utilizzato con attenzione su pazienti con iponatriemia o iposodiemia, insufficienza coronarica o cerebrovascolare, anormalità ematologiche preesistenti o malattie vascolari del collagene.

I pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia  cui viene somministrato il captopril dovrebbero essere monitorati con molta attenzione sin dall’inizio della terapia.

Interazioni con altri farmaci

Le interazioni del captopril con i seguenti farmaci possono essere significative per la medicina veterinaria:

  • Antiacidi: gli antiacidi possono diminuire l’assorbimento del captopril, somministrato per via orale; per tale motivo si consiglia di far assumere i due farmaci a distanza di almeno due ore l’un dall’altro

  • Cimetidina: l’utilizzo contemporaneo di cimetidina e captopril ha causato in due esseri umani disfunzioni neurologiche

  • Digossina: il captopril potrebbe aumentare i livelli di digossina del 15-30%; è sconsigliato un’immediata riduzione del dosaggio, ma dovrebbe essere eseguito un monitoraggio dei livelli di digossina nel siero

  • Diuretici: se i diuretici vengono assunti con il captopril possono causare ipotensione; dosare accuratamente i dosaggi

  • Agenti antiinfiammatori non steroidei (NSAIDs): l’efficacia clinica del captopril potrebbe essere ridotta dagli agenti antiinfiammatori non steroidei, se questi vengono utilizzati come agenti ipertensivi

  • Diuretici risparmiatori di potassio o potassio (es. spirolattone): con il captropril può svilupparsi l’ipercaliemia

  • Probenecid: può diminuire l’escrezione renale del captopril forse migliora gli effetti clinici e tossici del farmaco

  • Vasodilatatori (prazosina, idralazina, nitrati): se il captopril è utilizzato in contemporanea con dei vasodilatatori, questi possono causare ipotensione; dosare accuratamente i dosaggi

Overdose

L’ipotensione è la prima preoccupazione in un caso di sovradosaggio. Il trattamento di supporto raccomandato per correggere la pressione sanguigna prevede l’espansione del volume con una soluzione salina normale. Nei cani a cui sono stati somministrati per via orale 1,5 mg/kg di captopril sono stati riscontrati vomito e diminuzione della pressione sanguigna, mentre quelli che assumono dosi superiori a 6,6 mg/kg, ogni 8 ore, potrebbero sviluppare insufficienze renali.

Dosaggi

Cani

  • 1-2 mg/kg, per via orale, ogni 8 ore

  • 0,5-2 mg/kg, per via orale, ogni 8-12 ore

Gatti

  • da 1/4 a metà compressa da 12,5 mg, per via orale, ogni 8-12 ore

  • per la cardiomiopatia dilatativa, restrittiva o ipertrofica:

    0,55-1,54 mg/kg, per via orale, ogni 8-12 ore

Caratteristiche chimico-fisiche

Polvere cristallina bianca, di odore sulfureo caratteristico. Molto solubile in acqua, etanolo, cloroformio e metanolo.

p.f. = 104-110°C

 

Donald C. Plumb, Pharm.D. - Plumb’s Veterinary Drug Handbook – Sesta edizione - Blackwell Publishing

Medicamenta - Società Cooperativa Farmaceutica - Milano

Le notizie e gli articoli su questo sito sono esclusivamente a carattere informativo e scientifico. I pazienti sono tenuti sempre, in ogni caso, a consultare il proprio medico il quale consiglierà l'eventuale terapia necessaria

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