Accedi o Registrati per conoscere le preparazioni allestibili dalla farmacia

Trilostano ad uso Veterinario

TRILOSTANO ad uso Veterinario


Classe terapeutica:

farmaco inibitore di enzimi

Può essere prescritto dai veterinari per:

iperadrenocorticismo ipofisi-dipendente

Specie:

cani, gatti e cavalli

FDA: disponibile in capsule da 10 mg, 30 mg e 60 mg


Il trilostano è un inibitore competitivo dell'enzima 3-beta idrossisteroide deidrogenasi e funziona a livello della ghiandola surrenale.

Meccanismo d’azione

Il trilostano riduce la sintesi di cortisolo, aldosterone e androgeni surrenali; l’inibizione è reversibile e sembra che sia dovuta al dosaggio.

VETERINARIA

Cani

Iperadrenocorticismo pituitario-dipendente (PDH) è la causa più comune della malattia di Cushing nel cane; infatti, quasi 85% dei cani di mezz’età con questa malattia ha il PDH. Le razze più a rischio sono barboncini, bassotti della razza Dachshund, Boston Terrier e Boxer, ma sono colpiti esemplari di entrambi i sessi.

Il restante 15% dei cani con iperadrenocorticismo presenta neoplasie adrenocorticali, adenomi o carcinomi.

Per il trattamento del PDH una volta era usato il mitotano, ma questo farmaco causa necrosi selettiva nella zona fascicolata e reticolata della corteccia surrenale. A causa dell’elevata incidenza di effetti collaterali è necessario un periodo di induzione e un protocollo di sostentamento per l’utilizzo del mitotano.

Il trilostano è un farmaco piuttosto recente che, oltre dare effetti collaterali meno gravi e meno numerosi del mitotano, promette molto bene nel trattamento sia del PDH e dei tumori adrenocorticali. Inizialmente il farmaco veniva somministrato una volta al giorno, ma studi condotti di recente indicano che il farmaco, se somministrato a basse dosi e con una frequenza maggiore, può ridurre notevolmente l'incidenza degli effetti collaterali. Il trattamento con trilostano provoca una riduzione di aldosterone e di cortisolo, anche se la riduzione di quest’ultimo solitamente più marcata rispetto a quella dell’aldosterone. Il riscontro clinico include una riduzione dei segni clinici come la polidipendenza, la poliuria, la polifagia, respiro affannoso, il livello di attività aumentato, la migliore qualità e condizioni sia del mantello che della pelle.

I dosaggi e la frequenza delle somministrazioni potrebbero subire delle variazioni durante il trattamento; il tempo necessario per la risposta alla terapia è di circa un mese, del tutto similare ai tempi del mitotano. Gli animali che soffrono di PDH devono essere costantemente tenuti sotto controllo, in particolare i livelli dell’ormone adrenocorticale deve essere regolarmente monitorato.

Al fine di poter valutare l’efficacia del trattamento con il trilostano dovrebbero essere monitorati i rapporti tra cortisolo e creatinina nelle urine oltre che la gravità specifica delle urine stesse. I casi in cui il farmaco è stato utilizzato con successo include il trattamento dell’alopecia X nei cani di razza pomerania e barboncini nani.

Gatti

I gatti con iperadrenocorticismo sono molto rari e gli esemplari che soffrono di PDH in genere presentano il diabete mellito; il trattamento con il trilostano per tali patologie non sembra avere un grande effetto benefico nei gatti. Nei gatti diabetici in trattamento con il trilostano non si evidenzia richiesta di insulina.

Cavalli

Uno studio condotto su cavalli con la sindrome di Cushing hanno evidenziato un certo miglioramento delle condizioni cliniche degli esemplari trattati con il trilostano, mostrando una diminuizione dei livelli di cortisolo e degli effetti collaterali; essendo uno studio non sono stati fatti confronti con il pergolide, farmaco generalmente usato per tali patologie.

Farmacocinetica

La dose orale somministrata nel cane viene assorbita rapidamente ma in modo irregolare, con livelli di picco che si verificano 1,5-2 ore dopo l’assunzione della dose. Dopo 18 ore dall’assunzione il trilostano riduce significativamente i sui livelli, mentre gli effetti sulla produzione di cortisolo durano circa 20 ore; i primi effetti della riduzione di cortisolo sono evidenti entro i primi 10 minuti dalla somministrazione del farmaco. Non si è a conoscenza se presenza di cibo nell’intestino altera le modalità di assorbimento del trilostano.

Il trilostano viene metabolizzato nel fegato in diversi metaboliti, compreso il ketotrilostano attivo.

Effetti collaterali

La maggior parte dei cani tollerano abbastanza bene il trilostano e le anormalità biochimiche, come ipercalemia lieve, azotemia, iperbilirubinemia e ipercalcemia, sono transienti.

In alcuni cani possono può verificarsi che il trilostano blocchi la sintesi dei mineralogorticoidi più efficacemente dei glucocorticoidi; questi cani possono essere più suscettibili ad effetti collaterali come la disidratazione, debolezza, iponatremia e ipocalemia.

Altri effetti collaterali pusso essere letargia, debolezza, vomito, anoressia e diarrea, e solo raramente sono stati riportati casi di decesso. L’incidenza degli effetti collaterali aumenta con la somministrazione della dose giornaliera. 

Precauzioni

Potrebbe capitare che in fase di trattamento della sindrome di Cushing con il trilostano, venga a generarsi la malattia di Addison di origine iatrogenica; in letteratura è stato riportato un caso di necrosi surrenale in seguito alla terapia con trilostano.

Interazioni con altri farmaci

  • Diuretici: dovrebbe essere evitato l’utilizzo contemporaneo del trilostano con diuretici che impediscono la riduzione del potassio, poiché potrebbe creare ipercalemia.

Overdose

La sensibilità al trilostano varia a seconda della specie sottoposta a terapia.

Nonostante non siano presenti in letteratura informazioni sul sovradosaggio, in caso di overdose si possono però presentare segni associati all’ipoadrenocorticismo. Questo può essere trattato con la somministrazione per un breve periodo di fluidi per via intravenosa, bilanciamento degli elettroliti ed, eventualmente, corticosteroidi esogeni.

Dosaggi

Cani

Per il trattamento del iperadrenocorticismo canino (HAC):

  • Per il trattamento del iperadrenocorticismo canino (HAC) se a causa di tumore surrenalico o PDH:

    ▫ terapia iniziale 2-10 mg/Kg per via orale una volta al giorno e regolare il dosaggio in base alle analisi

oppure

dose fino a 50 mg/kg/die suddivise due volte al giorno, somministrazione solo se non si sono evidenziati effetti collaterali

Da somministrare con il cibo.

Eseguire sul cane il test ACTH a 10-14 giorni, 30 giorni e 90 giorni dall'inizio della terapia dopo 4-6 ore dalla somministrazione di trilostano, al fine di valutare se

necessaria una modifica della terapia.

▫ Secondo l’esperienza di Feldman il trilostano non è né più efficace né più sicuro del mitotano, ma è meno prevedibile rispetto al mitotano. Iniziare con:

1 mg/kg per via orale una volta al giorno e continuare per circa una settimana fino al controllo dal veterinario.

Prelevare le urine ed effettuare un controllo per la gravità specifica, il glucosio ed il cortisolo nell’urina: rapporto creatinina (UCCR). Effettuare un test dell’ACTH. 

I controlli vanno effettuati al fine di valutare se è necessaria una modifica della terapia.

Per il trattamento dell’alopecia X:

  • Nella razza Alaskan Malamute:

    ▫ 3-3,6 mg/kg per via orale due volte al giorno per 4-6 mesi (con tali dosi sono stati trattati solo tre canima nessuno con effetti negativi)

  • Nelle razze di barboncini nani e pomeranian:

    ▫ 10,85 mg/kg al giorno somministrato una volta al giorno o diviso due volte al giorno per 4-8 settimane

Gatti

Per il trattamento dell'iperadrenocorticismo felino:

  • 7 mg/kg/die diviso e somministrato due volte al giorno. Dosi fino a 60 mg per gatto al giorno sono state utilizzate in un piccolo numero di gatti con PDH.

Cavalli

Per il trattamento della sindrome di equina di Cushing:

  • 0,4-1 mg/kg (dose totale 120-240 mg) per via orale una volta al giorno.

Caratteristiche chimico-fisiche

Polvere cristallina bianca o quasi, praticamente insolubile in acqua, in cloroformio e in etere; poco solubile in una miscela di cloroformio e metanolo in parti uguali.

p.f. = 258-270°C

 

Donald C. Plumb, Pharm.D. - Plumb’s Veterinary Drug Handbook – Sesta edizione - Blackwell Publishing

Medicamenta - Società Cooperativa Farmaceutica - Milano

Le notizie e gli articoli su questo sito sono esclusivamente a carattere informativo e scientifico. I pazienti sono tenuti sempre, in ogni caso, a consultare il proprio medico il quale consiglierà l'eventuale terapia necessaria

Sei interessato all'acquisto di preparazioni del nostro laboratorio?

Preparazioni

Non hai trovato la tua molecola? Inviaci comunque la richiesta della tua preparazione anche solo per informazioni

Contattaci