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Itraconazolo ad uso Veterinario

ITRACONAZOLO ad uso Veterinario


Classe terapeutica:

antifungino triazolico

Può essere prescritto dai veterinari per:

cheratomicosi ulcerosa

Specie:

cani, gatti, cavalli, topi, ratti, cavie, uccelli e rettili


L’itraconazolo è un antifungino triazolico usato sul cane, gatto ed essere umano nel trattamento di infezioni fungine sistemiche, ma anche nella cura di cheratomicosi ulcerose nel cavallo.

I triazoli sono un sottogruppo del gruppo dei farmaci azolici. Tali farmaci appartengono alla categoria del farmaco fungistatico alle concentrazioni ad uso sistematico e fungicida alle concentrazioni ad uso locale.

I funghi sensibili all’itraconazolo sono principalmente i funghi filamentosi, i funghi dimorfi, dermatofiti e i lieviti.

Meccanismo d’azione

Il meccanismo d’azione avviene attraverso la distruzione degli enzimi ossidativi dell’organismo fungino.

Studi in laboratorio hanno mostrato che l’itraconazolo ha un’attività fungistatica anche su certi ceppi di Candida, Aspergillus, Cryptococcus, Histoplasma, Blastomyces e Trypanosoma cruzi.

Sembra, inoltre, che il farmaco abbia attività di immuno-soppressore, probabilmente per la sua attività di soppressore della proliferazione dei linfociti T.

VETERINARIA

In ambito veterinario l’itraconazolo ad uso topico è molto utilizzato per il trattamento della cheratomicosi ulcerosa nei cavalli.

Cavalli

L’itraconazolo sembra particolarmente efficace contro Aspergillus. La preparazione oftalmica contiene 1% itraconazolo, 30% DMSO e lacrime artificiali. La terapia contro la cheratomicosi ulcerosa necessita di essere aggressiva e il trattamento topico deve avvenire ogni 2 ore. Nei casi più gravi possono essere trattati per via sistemica con itraconazolo orale o lufenuron orale.

Farmacocinetica

La presenza di cibo e il pH gastrico influenzano particolarmente l’assorbimento dell’itraconazolo, che se assunto a stomaco pieno si avvicina al 100%, mentre a stomaco vuoto può anche risultare meno del 50%.

Nel gatto, la soluzione orale sembra avere molti meno effetti gastrointestinali ed è molto più biodisponibile; inoltre, le capsule disponibili in commercio sono formulate opportunamente per aumentare la biodisponibilità orale.

Il farmaco ha un elevato potenziale di legame con le proteine ed una volta assunto è largamente distribuito nel corpo, soprattutto nei tessuti con un elevata quantità di lipidi; la concentrazione risulta molto elevata persino nella pelle, nel sebo, nel tratto riproduttivo femminile e nel pus, mentre nel siero risulta essere più bassa e una minima concentrazione è rinvenuta nel CSF, nelle urine, nell’humor acqueo e nella saliva.

L’itraconazolo viene metabolizzato in tanti differenti metaboliti, tra cui il metabolita attivo idrossitraconazolo, a livello del fegato.

Nell’essere umano, l’itraconazolo ha un’emivita nel siero di 21-64 ore ed a causa della sua lunga durata, il farmaco, non raggiunge i livelli plasmatici allo stato stazionario per almeno 6 giorni dopo l'inizio della terapia.

Effetti collaterali

Dopo il primo giorno di terapia potrebbero insorgere casi di uveitis, a causa dell’infiammazione dovuta alla morte dei miceti.

Precauzioni

Il farmaco non dovrebbe essere somministrato a pazienti ipersensibili all’itraconazolo o ad altri agenti antifungini azolici.

La somministrazione di itraconazolo a pazienti affetti da insufficienza epatica o acloridria (o ipercloridria) dovrebbe essere ammessa solo se i benefici superano i rischi.

Il dimetilsolfossido (DMSO) può creare locali irritazioni ai cavalli.

Interazioni con altri farmaci

Corticosteroidi: sono in genere controindicati nei casi in cui il paziente abbia una cheratomicosi ulcerosa.

Overdose

In genere non sono stati riscontrati casi di sovradosaggio, ma l’itroconazolo è uno dei farmaci azolici meno tossici.

Dosaggi

Cani

Per micosi sistemiche:

  • Per le dermatiti da Malassezia:

    5-10 mg/kg, per via orale, una volta al giorno

  • Terapia pulsata per le dermatiti da Malassezia:

    5 mg/kg, per due giorni consecutive a settimana, per tre settimane

  • Per dermatofitosi:

    5 mg/kg, per via orale, una volta al giorno. È richiesto un ciclo prolungato di terapia. Iniziare a fare l’esame colturale dopo 4 settimane di trattamento. Continuare la terapia per 2 settimane oltre la cura clinica e quando si ottengono 2-3 colture negative a intervalli settimanali.

  • Per dermatofitosi:

    5 mg/kg, per via orale, una volta al giorno, su un programma di ogni due settimane. Il trattamento è generalmente continuato per tre "impulsi" di una settimana in poi, una settimana di riposo. I problemi di tossicità sono rari con questo protocollo.

  • Per blastomicosi:

    ▫ 5 mg/kg, per via orale, una volta al giorno per almeno 30 giorni dopo che tutti i segni di malattia sono scomparsi (il trattamento deve persistere per almeno 60-90 giorni). Somministrare il farmaco con del cibo.

    ▫ Per aspergillosi nasale:

    5 mg/kg, per via orale, due volte al giorno per almeno 90 giorni.

  • Per istoplasmosi:

    10 mg/kg, per via orale, giornaliero; somministrare con del cibo; se il cane presenta l’istioplasmosi intestinale, trattare l’animale con amfotericina B (0,5 mg/kg, per via endovenosa, oltre 3.4 ore in D5W a giorni alterni), inizialmente. Di solito dopo sei dosi di amfotericina B, si può passare ad itraconazolo. I tempi totali di trattamento (amfotericina B e itraconazolo) devono essere di almeno 30 giorni dopo che tutti i segni di malattia si sono risolti (il trattamento deve persistere per almeno 90 giorni)

  • ▫ Per blastomicosi:

    5 mg/kg, per via orale, una volta al giorno o diviso due volte al giorno. Continuare per 2-3 mesi o fino a quando la malattia attiva non risulta più essere evidente. Una dose di carico di 10 mg/kg una volta al giorno (o divisa due volte al giorno), per i primi tre giorni può ridurre la fase di "ritardo" dell'efficacia.

    ▫ Per coccidiomicosi:

    5-10 mg/kg, per via orale, una volta al giorno; potrebbe essere necessario un trattamento di 6-12 mesi

  • ▫ Per sporotricosi:

    5-10 mg/kg, una volta al giorno per 30 giorni, al di là della completa risoluzione di lesioni rilevabili.

    ▫ Per Pythium o Lagendiosis (dopo la resezione della lesione):

    10 mg/kg, per via orale, una volta al giorno (con terbinafina 5-10 mg/kg, per via orale, ogni 24 ore); per almeno 2 mesi dopo l'intervento.

    ▫ Per zigomicosi (dopo la resezione chirurgica invasiva):

    5-10 mg/kg, per via orale, ogni 24 ore. Per lesion non asportabili, oppure itraconazolo per 3-6 mesi o complesso lipidico di amfotericina B. La ricorrenza è possibile con la terapia chirurgica o medica.

Gatti

Per micosi sensibili sistemiche:

  • ▫ Per istioplasmosi:

    10 mg/kg, per via orale, giornalmente; somministrare con del cibo

    ▫ Per criptococcosi:

    50-100 mg per gatto, al giorno, per via orale, per diversi mesi. Il trattamento medio dura circa 8,5 mesi. Se la risposta non è adeguata, potrebbe essere aggiunta della flucitosina (alle dosi di 100-125 mg/kg dividere in tre dosi al giorno)

  • ▫ Per blastomicosi:

    10 mg/kg, per via orale, una volta al giorno o divisa due volte al giorno. Continuare la terapia per 2-3 mesi o fino a quando la malattia attiva non più è evidente (Nota: i gatti di solito richiedono un trattamento più lungo rispetto ai cani)

    ▫ Per istoplasmosi:

    10 mg/kg una volta al giorno o divisa due volte al giorno, per via orale; sono necessari almeno 2-4 mesi di trattamento

    ▫ Per coccidiomicosi:

    5-10 mg/kg, per via orale, una volta al giorno; potrebbe essere necessario un trattamento di 6-12 mesi

  • Per sporotricosi:

    5-10 mg/kg, una volta al giorno per 30 giorni, oltre la completa risoluzione di lesioni rilevabili.

  • Per criptococcosi:

    Per le malattie da lievi a moderate in cui i gatti mangiano e non hanno un coinvolgimento al sistema nervoso centrale somministrare:

    ▫ 50 mg per via orale, una volta al giorno o 100 mg, per via orale, a giorni alterni, per gatti di peso pari o uguale a 3,5 kg

    ▫ 100 mg, per via orale, una volta al giorno, per gatti medio-grandi

    Somministrare con del cibo. Monitorare ALT; l'epatotossicità da itraconazolo è reversibile con la sospensione del farmaco e può di solito essere ripresa in modo sicuro al 50% della dose originale. Continuare il trattamento fino a quando il gatto appare completamente normale; in genere richiede 3-12 mesi. Quindi ottenere il campione di siero per determinare il declino nel titolo di antigene. Una riduzione di 4-5 volte suggerisce una terapia di successo. Quindi riavviare la terapia (eventualmente con una dose ridotta) o passare al ketoconazolo (50 mg/die) fino a quando il livello di antigene non scende a zero.

Per la dermatofitosi generalizzata:

  • 10 mg/kg, per via orale, una volta al giorno; corso prolungato dellla terapia richiesta. Iniziare a prendere le colture dopo 4 settimane di trattamento. Continuare la terapia per 2 settimane oltre la cura clinica e quando si ottengono 2-3 colture negative a intervalli settimanali.

  • ▫ 5 mg/kg, per via orale, due volte al giorno o 10 mg/kg con il cibo. Somministrare fino a quando la coltura è negativa per 2 volte ad intervalli di due settimane; generalmente 3-5 settimane. Aprire la capsula e misurare la porzione calcolata; dare nel burro. Può essere conservato nel congelatore.

    ▫ Terapia pulsata:

    5 mg/kg, per via orale, per due giorni consecutive per settimana; aumentare l’intervallo gradualmente è utile nel trattamento dei gatti a pelo lungo e nei gatti che vivono in un ambiente fortemente contaminato.

    ▫ Per un granuloma dermatofitico:

    10 mg/kg, per via orale, una volta al giorno per settimane o mesi, almeno un mese oltre la risoluzione clinica e fino a quando la coltura della spazzola è negativa per due volte.

  • Per la dermatofitosi:

    5 mg/kg, per via orale, una volta al giorno, su un programma ogni due settimane. Il trattamento è generalmente continuato per tre "impulsi" di una settimana in poi, una settimana di riposo. I problemi di tossicità sono rari con questo protocollo.

Cavalli

Per l’aspergillosi:

  • 3 mg/kg due volte al giorno

Topi

Per blastomicosi:

  • 50-150 mg/kg, ogni 24 ore

Ratti

Per candidosi vaginale:

  • 2,5-10 mg/kg, ogni 24 ore

Cavie

Per candidosi sistemica:

  • 5 mg/kg, ogni 24 ore

Uccelli

  • Ratiti

6-10 mg/kg, per via orale una volta al giorno; se si sviluppano segni neurologici, ridurre la dose o interromperla

  • 10-20 mg/kg, per via orale, ogni 12-14 ore (basato sull'estrapolazione dalla cinetica dei mammiferi). Usare con attenzione nei pappagalli grigi africani

Rettili

  • 23,5 mg/kg, per via orale, con alimento (lucertole spinose)

Caratteristiche chimico-fisiche

Polvere color crema, inodore e dal sapore amaro. Molto poco solubile in alcool, insolubile in acqua e negli acidi diluiti.

p.f. = 166,2°C

pKa = 3,7

 

Allen D.G., Pringle J.K., Smith D.A., Pasloske K. – I farmaci ad uso veterinario –Seconda edizione - Piccin – Padova, 2001

Donald C. Plumb, Pharm.D. - Plumb’s Veterinary Drug Handbook – Sesta edizione - Blackwell Publishing

Medicamenta - Società Cooperativa Farmaceutica - Milano

Le notizie e gli articoli su questo sito sono esclusivamente a carattere informativo e scientifico. I pazienti sono tenuti sempre, in ogni caso, a consultare il proprio medico il quale consiglierà l'eventuale terapia necessaria

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