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Piroxicam ad uso Veterinario

PIROXICAM ad uso Veterinario


Classe terapeutica:

anti-infiammatorio non steroideo (FANS)

Può essere prescritto dai veterinari per:

  • Attività anti-neoplastica
  • Dolore legato all’osteoartrite

Specie:

cani, gatti e conigli

FDA: non esistono prodotti veterinari in commercio


E’ un farmaco che appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei che vengono prescritti come antidolorifici generici, come anti flogistici, per diminuire l'infiammazione in patologie muscolo-scheletriche, reumatologiche, articolari e similari, nonché in post-chirurgia e come anti-piretici per diminuire la temperatura corporea in caso di febbre. Le differenze nell'attività antinfiammatoria dei vari FANS sono modeste, ma vi possono essere considerevoli diversità nella risposta individuale del paziente.

Il piroxicam è utilizzato nella terapia sintomatica delle osteoartriti, nell’artrite reumatoide e nella spondilite anchilosante. Si pensa possa avere anche effetti tumorali, non agendo direttamente a livello delle cellule neoplastiche ma a livello del sistema immunitario. Può essere somministrato in combinazione con farmaci analgesici oppioidi nel trattamento del dolore in pazienti oncologici.

Meccanismo d’azione

Il piroxicam è un inibitore non selettivo delle ciclossigenasi, agisce quindi sia su COX-1 che su COX-2.

Le ciclossigenasi sono responsabili della sintesi delle prostaglandine, autacoidi endogeni deputati alla regolazione di numerosi fenomeni biologici tra i quali spiccano l'infiammazione, la sensibilità dolorifica, la febbre, le secrezioni degli organi digerenti, la filtrazione dei liquidi a livello renale, la riproduzione e la coagulazione del sangue.

Le COX-1 producono prostaglandine che regolano l’omeostasi che permettono al rene di rispondere a fenomeni di ipotensione e proteggere il tratto gastrointestinale. Le COX-2 sono invece espresse nelle cellule immunitarie e dell’infiammazione e in seguito a stimolazione di fattori di crescita, promotori tumorali etc. aumentano esponenzialmente di numero. Sono particolarmente espresse in molti tipi di tumori: tumori nasali, tumori mammari, carcinoma prostatico, carcinoma delle cellule transizionali (TCC) nel cane. Gli inibitori delle COX-2 possono influenzare l’apoptosi delle cellule tumorali e modificarne l’angiogenesi.

VETERINARIA

Il piroxicam è utilizza nei cani e nei gatti, in numerosi protocolli per il trattamento del carcinoma delle cellule transizionali (TCC), emangiosarcoma, carcinoma prostatico e in alcuni casi di neoplasie rettali.

Nel trattamento del TCC, il piroxicam può essere combinato con farmaci chemioterapici come cisplatino o mitoxantrone, ottenendo così un miglioramento di circa il 75% e un aumento del tempo di sopravvivenza rispetto alla somministrazione di solo piroxicam.

Il piroxicam è utilizzato anche nella terapia del tumore venereo trasmissibile (TVT) e nell’adenocarcinoma mammario.

Il farmaco può essere utilizzato anche nei gatti ma ponendo maggiore attenzione.

Può essere utile abbinare della radioterapia alla co-somministrazione del piroxicam-farmaci chemioterapici.

Farmacocinetica

Il piroxicam può essere somministrato per via orale, sublinguale o sotto forma di gel per terapia topica.  La biodisponibilità orale è variabile e influenzata dalle condizioni di riempimento e motilità del tratto gastrointestinale. Si consiglia la somministrazione con del cibo per ridurre al minimo i danni a livello gastrointestinale.

Nell’uomo il piroxicam ha emivita plasmatica piuttosto lunga (circa 50 ore), nel cane è di 37-40 ore mentre nel gatto è molto più breve (max 13 ore). Questo ne consente la mono-somministrazione giornaliera. Il piroxicam è altamente legato alle proteine plasmatiche e viene escreto principalmente come metabolita dalle urine dopo biostrasformazione epatica.

Solo l’1% del livello plasmatico di iroxicam è stato ritrovato nel latte materno.

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali più comuni sono:

  • a livello gastrointestinale:

▫ irritazione

▫ ulcere

▫ sanguinamento

  • a livello del sistema nervoso centrale:

▫ emicrania

▫ vertigini

▫ acufeni

  • nefrotossicità
  • eruzioni cutanee
  • necrosi papillare renale

Precauzioni

  • Pazienti allergici ad aspirina o ad altri FANS devono assolutamente evitare l’assunzione di piroxicam.
  • Particolare attenzione deve essere posta nei pazienti con problemi gastrointestinali o disturbi della coagulazione.
  • Pazienti trattati per lunghi periodi con Piroxicam devono essere costantemente monitorati riguardo la funzionalità renale ed epatica e l’integrità gastrointestinale.
  • Non sono stati dimostrati effetti teratogeni in seguito ad assunzione di piroxicam in gravidanza. Tuttavia l’FDA ha inserito tale farmaco nella categoria C (primo trimestre) e D (terzo trimestre), in quanto non sono noti effetti sul feto.
  • Dal momento che piccole tracce di farmaco sono state trovate nel latte materno, ne è sconsigliato l’utilizzo durante l’allattamento.

Interazioni con altri farmaci

Il piroxicam può interagire con:

  • Aminoglicosidi (Gentamicina, Amikacina): aumento del rischio di nefrotossicità
  • Anticoagualnti (Eparina, Warfarin): aumento rischio di sanguinamento
  • Aspirina: l’associazione dei due FANS può portare ad una riduzione dei livelli plasmatici del piroxicam, con conseguente rischio di sanguinamento intestinale
  • Bifosfonati (Alendrnato): aumento rischio ulcerazione gastrointestinale
  • Cisplatino: aumento rischio tossicità renale
  • Corticosteroidi: aumento dei rischi nel tratto gastrointestinale
  • Diuretici (Furosemide): il piroxicam tende a ridurre gli effetti diuretici
  • Farmaci con forte legame alle proteine plasmatiche (Fenitoina, Acido Valproico, anticoaculanti orali, salicilati, sulfonamidi): dal momento che anche piroxicam si lega molto alle proteine plasmatiche potrebbe competere con gli altri farmaci per tale legame, riducendone l’effetto.
  • Metotressato: fenomeni di tossicità severa.

Overdose

Sintomi di sovradosaggio possono essere: disturbi gastrointestinali (vomito, letargia, dolori addominali) e disturbi renali. Alcuni disturbi gastrointestinali possono essere evitati se si attua una co-somministrazione con dei gastroprotettori. La disintossicazione con antiemetici e/o carbone attivo è la terapia di prima scelta. Se si verificano disturbi a livello renale è possibile intervenire mediante diuresi di fluido.

Dosaggi

Cani

  • Trattamento aggiuntivo dello TCC:

▫ 0,3 mg/Kg una volta al giorno con del cibo

▫ associato a mitoxantrone , per via endovenosa, 5 mg/m2 ogni 3 settimane per 4 cicli

  • Terapia adiuvante emangiosarcoma splenico:

0,3 mg/Kg una volta al giorno con del cibo+Etoposide 50 mg/m2 una volta al giorno per 3 settimane + 3 cicli a settimana con Ciclofosfamide 12,5 -25 mg/m2

  • Trattamento anti-infiammatorio:

0,3 mg/Kg una volta al giorno con del cibo.

Gatti

  • Trattamento aggiuntivo dello TCC e del carcinoma a cellule squamose:

  0,3 mg/Kg ogni 24/72 ore con del cibo

Conigli

Per fratture associate a gonfiore degli arti:

0,1-0,2 mg/kg, per via orale, ogni 8 ore per tre serttimane (Ivey and Morrisey 2000)

Caratteristiche chimico-fisiche

Il piroxicam si presenta come una polvere cristallina bianca scarsamente solubile in acqua.

Le notizie e gli articoli su questo sito sono esclusivamente a carattere informativo e scientifico. I pazienti sono tenuti sempre, in ogni caso, a consultare il proprio medico il quale consiglierà l'eventuale terapia necessaria

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