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Metronidazolo ad uso Veterinario

METRONIDAZOLO ad uso Veterinario


Classe terapeutica:

antibiotico antiprotozoario

Può essere prescritto dai veterinari per:

  • Infezioni da batteri anaerobi
  • Infezioni da protozoi
  • Condizioni infiammatorie dell’intestino

Specie:

cani, gatti, cavalli, furetti, conigli, cincillà, gerbilli, cavie, criceti, topi, ratti, uccelli e rettili

FDA: non esistono prodotti veterinari in commercio


È un antibiotico appartenente alla classe dei nitroimidazoli particolarmente efficaci nei confronti dei batteri anaerobi e dei protozoi. Il metronidazolo ha attività contro la maggior parte dei batteri anaerobi obbligati tra cui Bacteroides spp. (compresi B. fragilis), Fusobacterium, Veillonella, Clostridium spp., Peptococcus e Peptostreptococcus.

Meccanismo d’azione

Il metronidazolo è attivato dal parassita. Si trova nella forma inattiva finché non viene ridotto all’interno della cellule ospite (anossiche o ipossiche) o di microorganismi caratterizzati da elevato potenziale redox. Le forme ridotte del farmaco portano alla formazione di prodotti citotossici che si legano a proteine, membrane, DNA causando gravi danni.

Il metronidazolo inibisce quindi la sintesi del DNA portando quindi alla morte del micro-organismo.

VETERINARIA

Cani e Gatti

Il metronidazolo è usato per trattare le infezioni da protozoi (Giardia, Entamoeba, Trichomonas e Balantidium) nei cani e gatti. È inoltre utilizzato per trattare le infezioni batteriche anaerobiche.

Il metronidazolo ha attività di modulazione immunitaria e può essere quindi prescritto anche per il trattamento della malattia infiammatoria intestinale.  Può essere usato per il trattamento della colite causata da altri antibiotici, della malattia parodontale (soprattutto nei gatti), del tetano, della diarrea di causa indeterminata e dell’insufficienza pancreatica (con proliferazione batterica nell'intestino tenue).

Il metronidazolo può essere utilizzato con i corticosteroidi nel trattamento della malattia infiammatoria intestinale o malattie gengivali (gengiviti/stomatiti) nei gatti; il farmaco, sotto forma di gel topico, è usato per trattare le infezioni della pelle, come l'acne felina del mento.

Il metronidazolo solito è tollerato meglio se somministrato con il cibo.

A causa della varietà di usi per questo farmaco, la quantità della dose, la frequenza e la durata del trattamento è molto varabile.

Cavalli

Il metronidazolo è principalmente utilizzato in associazione ad altri antibiotici per trattare le infezioni batteriche miste in cui sono presenti batteri anaerobici, ad esempio, pleuropolmonite, peritonite e ascessi addominali. Inoltre, è usato per la profilassi dopo chirurgia addominale per coliche quando le infezioni batteriche miste rappresentano un alto fattore di rischio.

Farmacocinetica

Avendo una buona biodisponibilità, la somministrazione del metronidazolo è possibile attraverso diverse vie.

Dopo somministrazione orale il farmaco è ben assorbito al livello gastrointestinale e la sua distribuzione è scarsa e dose-dipendente. Inoltre, si lega facilmente alle proteine sieriche e diffonde bene in quasi tutti i tessuti biologici: è stato infatti rilevato in tracce nelle ossa, nel sistema nervoso centrale e nel liquido seminale. Le concentrazioni nella saliva, nel latte materno e nel fluido cerebrospinale sono paragonabili a quelle riscontrabili nel plasma.

Il metronidazolo non supera la barriera placentare.

Nei cani se ne consiglia la somministrazione con il cibo per favorirne l’assorbimento.

Metronidazolo viene metabolizzato a livello epatico e i metaboliti che si ottengono derivano da processi di glucuronoconiugazione. L'eliminazione è prevalentemente per via renale (70%) mentre con le feci viene eliminata una dose variabile tra il 6% ed il 15%. Una quota minore viene eliminata tramite la saliva ed il latte.

Nelle donne rilevante è la quota eliminata attraverso la secrezione vaginale (circa il 15%).

L’emivita di eliminazione di metronidazolo dipende da specie a specie. Nei pazienti con funzione renale ed epatica normale varia in questo modo: umani 6-8 ore, cani 4-5 ore, cavalli 2,9-4,3 ore.

Effetti collaterali

I cani mostrano effetti collaterali più comunemente a livello gastrointestinale:

  • nausea
  • vomito
  • anoressia
  • secchezza delle fauci
  • diarrea
  • dolori addominali
  • crampi addominali
  • stitichezza

Diversamente i gatti sviluppano molto più raramente questo tipo di disturbi.

Altri effetti collaterali sono evidenti a livello del sistema nervoso e sono:

  • convulsioni
  • encefalopatia
  • atassia
  • agitazione
  • allucinazioni
  • insonnia.

Nei cavalli non sono stati riscontrati particolari effetti collaterali. L’unico problema è rappresentato dal cattivo gusto del farmaco che ne complica la somministrazione, anche se mescolata a mangimi.

Precauzioni

  • La somministrazione di metronidazolo è assolutamente vietata in animali per uso alimentare.
  • Sono stati dimostrati difetti alla nascita in soggetti trattati in gravidanza. È quindi opportuno evitare la somministrazione di metronidazolo in gravidanza e allattamento.
  • Il metronidazolo deve essere somministrato con cautela in soggetti affetti da disfunzione/insufficienza epatica e/o renale.
  • Animali ipersensibili al farmaco o ai nitrimidazoli dovrebbero evitare l’assunzione di metronidazolo.

Interazioni con altri farmaci

Il metronidazolo sembra interferire sia nell’uomo che negli animali con questi farmaci:

  • Alcool: in associazione al metronidazolo può dare reazione disulfiram-simile (nausea, vomito, crampi)
  • Cimetidina: induce una riduzione del metabolismo di metronidazolo e aumentare gli effetti collaterali dose-correlati
  • Fenobarbitale e Fenitoina: aumentano il metabolismo di metronidazolo, riducendo i livelli ematici
  • Anticoagulanti cumarinici (Warfarin): elevano il tempo di protrombina (PT)

Overdose

Segnali di sovradosaggio di metronidazolo sia nei cani che nei gatti includono anoressia e/o vomito, depressione, midriasi, atassia, disorientamento, convulsioni, bradicardia e rigidità. Gli effetti a livello neurologico possono presentarsi sia in seguito a sovradosaggio che in seguito a trattamento cronico prolungato (per dosi maggiori di 66 mg/kg/die). I primi segni di intossicazione possono presentarsi dopo 7/12 giorni dall’inizio del trattamento.

Dopo la sospensione del farmaco possono essere necessari diversi giorni prima che gli effetti neurologici inizino a sparire.

Per cercare di ridurre gli effetti a livello del sistema nervoso centrale è possibile utilizzare diazepam.

Dosaggi

Cani

Trattamento Giardia:

  • 15-25 mg/kg ogni 12-24 ore al giorno per 5-7 giorni
  • 44 mg/kg inizialmente, quindi 22 mg/kg PO ogni 8 ore per 5 giorni
  • 30-60 mg/kg una volta al giorno per 5-7 giorni (anche per tricomoniasi)

Trattamento meningite batterica anaerobica:

25-50 mg/kg 2 volte al giorno

Trattamento sepsi:

15 mg/kg ogni 12 ore per via endovenosa

Per eliminare le infezione da E. Pylori:

  • metronidazolo 15,4 mg/kg ogni 8 ore, amoxicillina 11 mg/kg ogni 8 ore e bismuto 0,22 ml/kg ogni 4-6 ore per 3 settimane
  • metronidazolo 33 mg/kg una volta al giorno, amoxicillina 11 mg/kg ogni 12 ore e sucralfato 0,25-0,5 g ogni 8 ore o omeprazolo 0,66 mg/kg una volta al giorno

Trattamento colite ulcerosa in cani resistenti ad altre terapie:

10-20 mg/kg 2 volte al giorno per 2/4 settimane

Gatti

Trattamento Giardia:

  • 15-25 mg/kg ogni 12-24 ore al giorno per 5-7 giorni
  • 25 mg/kg una volta al giorno per 5-7 giorni

Trattamento sepsi:

  15 mg/kg ogni 12 ore per via endovenosa

Per eliminare le infezione da E. Pylori:

  metronidazolo 10-15 mg/kg 2 volte al giorno; claritromicina 7,5 mg/kg 2 volte al giorno; amoxicillina 20 mg/kg 2 volte al giorno per 14 giorni

Per malattia infiammatoria intestinale:

  metronidazolo 11-22 mg/kg 2 volte al giorno con prednisolone 1,1-2,2 mg/kg 2 volte al giorno

Trattamento encefalopatia epatica:

           7,5 mg/kg ogni 8-12 ore

Cavalli

Trattamento colite causata da Clostridium:

  5 mg/kg ogni 8 ore

Trattamento infezioni da L. intracellularis:

metronidazolo 10-15 mg/kg ogni 8-12 ore con ossitetraciclina 10-18 mg/kg vper ia endovenosa ogni 24 ore o cloramfenicolo 44 mg/kg ogni 6-8 ore.

Furetti

Per eliminare le infezioni di gastrite da Helicobacter:

usare una tripla terapia: metronidazolo 22 mg/kg, amoxicillina 22 mg/kg e subsalicilato di bismuto (original Pepto-Bismol®) 17,6 mg/kg, per via orale. Dare tre volte al giorno per 3-4 settimane (Hall 2000)

Per infezioni sensibili:

10-30 mg/kg, per via orale, una o due volte al giorno. Molto amaro, mascherare il sapore (Williams 2000)

Conigli

Per infezioni anaerobiche:

20 mg/kg, per via orale, ogni 12 ore per 3-5 giorni o 40 mg/kg, per via orale, una volta al giorno (Ivey and Morrisey 2000)

Cincillà

  • 10-40 mg/kg, per via orale, una volta al giorno come antimicrobico;
  • 50-60 mg/kg, per via orale, due volte al giorno per 5 giorni come un antiparassitario (Giardia) (Hayes 2000)

Cincillà, gerbilli, porcellini d'India, criceti, topi, ratti

  • 20-60 mg/kg, pe rvia orale, ogni 8-12 ore

oppure

  • topi: 3,5 mg/ml in acqua per 5 giorni
  • ratti: 10-40 mg per ratto, per via orale, una volta al giorno
  • cincillà, cavie: 10-40 mg/kg, per via orale, una volta al giorno
  • gerbellini, criceti: 7,5 mg/70-90 grammi di peso, per via orale, ogni 8 ore

Aggiungere saccarosio per migliorare l’appetibilità

Uccelli

Per infezioni sensibili (anaerobi):

  • 50 mg/kg, per via orale, una volta al giorno per 5 giorni (Bauck and Hoefer 1993)
  • Ratiti (da non usare su animali da carne):

20-25 mg/kg, per via orale, due volte al giorno (Jenson 1998)

Rettili

Per infezioni anaerobiche in molte specie:

150 mg/kg, per via orale, una volta; ripetere in una settimana

Per amebe e flagellati in molte specie:

100-275 mg/kg, per via orale, una volta; ripetere in 1-2 settimane.

In Drymarchon spp., Lampropeltis pyromelana, e L. zonata:

40 mg/kg, per via orale, una volta; ripetere in 2 settimane (Gauvin 1993)

Caratteristiche chimico-fisiche

Metronidazolo si presenta come una polvere cristallina bianca o gialla pallida con pKa 6.

È scarsamente solubile sia in acqua che in alcool.

Le notizie e gli articoli su questo sito sono esclusivamente a carattere informativo e scientifico. I pazienti sono tenuti sempre, in ogni caso, a consultare il proprio medico il quale consiglierà l'eventuale terapia necessaria

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